Lo sciamanesimo viene praticato da oltre 40.000 anni: dipinti rupestri ritrovati in tutto il pianeta, spesso raffigurano potenti figure umane circondate da numerosi puntini intorno a loro che tengono oggetti di luce. Alcune di queste figure sembrano «volare» sopra la scena e alcuni antropologi suggeriscono che queste persone stiano effettuando un viaggio spirituale in altre dimensioni.

Gli Sciamani sanno che la realtà fisica che percepiamo non è l’unica; infatti, in alcune lingue, la parola sciamano significa «viaggiatore dei mondi» o «colui che può viaggiare tra i mondi». La natura di questi mondi è differente dalla nostra; opera sotto leggi fisiche diverse, si può volare, respirare nella profondità dell’oceano, rimpicciolirisi o ingrandirsi a piacimento, vedere nell’oscurità, viaggiare nello spazio… Le entità che vivono in questi mondi sono di diversa natura: possono spaziare da forme umane o animali, o essere luce, colori, forme geometriche; alberi, piante e rocce prendono vita, figure mitologiche come fate, draghi e molti altri possono apparire; anche gli elementi come il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria intervengono durante questi viaggi.

Può capitare di ritrovarsi a parlare con la propria casa o la propria terra per scoprire cosa può essere fatto per migliorarle e ravvivarle; o si può incontrare una persona cara per trovare un modo di risolvere questioni in sospeso. Le possibilità sono praticamente infinite, poiché tutto è energia e quindi tutto è vivo!

Spesso facciamo questi viaggi verso il Mondo Spirituale per trovare risposte alle nostre domande, per imparare qualcosa di noi, per guarire e lasciare andare ciò che non è più utile alla nostra crescita e al perseguimento del nostro scopo divino.

Cos’è un Viaggio Shamanico

Il modo più semplice per definire un viaggio sciamanico è quello di descriverlo come una «porta» verso una realtà non ordinaria. Creando uno stato mentale alterato, si ha l’opportunità di attraversare la barriera dell’inconscio che permette di accedere al mondo spirituale. In quel mondo incontriamo gli esseri che lo abitano, impariamo da loro e sviluppiamo relazioni con essi.

A volte il viaggio si svolge come una storia che ha un inizio e una fine, a volte è un caleidoscopio di immagini, suoni, sensazioni. Non si può sapere in anticipo cosa accadrà e ogni viaggio è diverso da un altro. Gli Spiriti ci parlano sempre, non smettono mai. Il problema è che la maggioranza delle persone non sa come ascoltare o non si prende del tempo per farlo.
Ma i messaggi sono sempre lì, spesso sussurrati nei momenti di quiete. Il viaggio è un modo per acquietare tutto il rumore e permettere alla nostra consapevolezza di focalizzarsi sul ricevere i messaggi e le ispirazioni disponibili.

Per questo è importante prepararsi rilassandosi, in posizione comoda, ascoltando suoni che inducono e favoriscono un cambiamento di coscienza.

Nel viaggio entriamo in un mondo che è tanto reale quanto il nostro; non è un sogno, non è un prodotto della nostra immaginazione. Il mondo delle guide spirituali è del tutto reale ed è importante ricordare sempre che lì siamo ospiti.

Coloro i quali dimenticano questo principio, che danno per scontata la loro presenza, che omettono di essere rispettosi e ringraziare, nel tempo si accorgono che le guide decidono di non mostrarsi più. Infine, ricorda sempre che l’esperienza del viaggio evolve nel tempo man mano che acquisisci esperienza e comprendi in profondità il suo funzionamento.


Stati fisiologici di consapevolezza e trance


A volte le persone si aspettano di cadere in uno stato di trance profonda e sono delusi se ciò non accade; con questa aspettativa è facile pensare che qualcosa non abbia funzionato. Ma la struttura di un viaggio sciamanico è diversa dallo stato meditativo; le chiavi per la riuscita sono: stare comodi, rilassarsi, respirare, creare un ambiente non troppo luminoso e soprattutto avvalersi di suoni ritmici.

Da un punto di vista fisiologico, il ritmo del tamburo o di altri strumenti a percussione, influenzano le onde cerebrali. Un tamburo suonato a 180-240 battiti al minuto, crea uno stato di coscienza in cui le onde si attestano sulla frequenza Theta (non si dorme ma non si è completamente svegli; nelle attività di veglia le onde Theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo).

In questo stato si ha la capacità di interagire  con gli eventi, modificarli e partecipare, come pure di interrompere l’esperienza quando si vuole. Il viaggio sciamanico si può descrivere come una danza, dove il partecipante e lo Spirito lavorano insieme per creare una storia; lo Spirito conduce la danza e il partecipante segue; lasciando andare il desiderio di controllare gli eventi, l’esperienza sarà molto più soddisfacente.

A volte capita di addormentarsi, si ha la sensazione che qualcosa sia accaduto ma non se ne ha memoria; in questo caso lo Spirito ha deciso di agire per lavorare ad un livello più profondo: l’importante è tenere sempre a mente che qualunque cosa accada è per il nostro bene supremo.

Infine è importante sapere che il viaggio sciamanico è un strumento di rivelazione, guarigione e comprensione, non una scorciatoia per l’illuminazione!

Il processo del viaggio

Iniziamo il viaggio usando l’immaginazione: pensiamo ad un luogo a noi caro, una spiaggia, un prato, una montagna, un arcobaleno, ma ad un  certo punto, avviene un cambiamento, il nostro Spirito appare per guidarci nella danza.

Uno degli aspetti più conosciuti del viaggio sciamanico è l’apparizione di un animale totem. Ricordiamo che gli Spiriti ci parlano sempre e spesso lo fanno tramite un messaggero: gli uomini hanno sempre avuto una relazione particolare con il mondo animale e con la natura, ecco perché questi messaggeri spesso sono animali; ma possono essere anche esseri di luce, colori o forme geometriche. La comunicazione può avvenire a parole o tramite simboli.

Ricorda sempre che si tratta di essere viventi e in quanto tali hanno diritto al nostro rispetto; la natura stessa dell’animale che si presenta è parte del messaggio. Un salmone è diverso da una lumaca e porta un messaggio diverso. Ognuno ha caratteristiche che lo contraddistinguono; sebbene siano presenti interpretazioni sui diversi animali, quello che rappresentano per ognuno di noi non può essere generalizzato.

E’ una comunicazione tra te e il tuo Spirito; anche le sensazioni che si provano durante e dopo l’esperienza sono importanti. Svelare il messaggio del nostro Spirito Guida è un’esperienza affascinante, illuminante e qualche volta frustrante: il miglior consiglio è quello di non intellettualizzare il processo ma di incorporare nella nostra coscienza il messaggio e lasciarlo crescere.

Inoltre, i messaggi che riceviamo sono «multistrato»- Quello che comprendiamo può svilupparsi nei giorni successivi: è importante prestare attenzione ai sogni, alle sincronicità, alle connessioni inaspettate con persone ed eventi che si presentano.

Un viaggio sciamanico è sempre un inizio, un’esperienza che pianta un seme nel campo energetico. Tutto ciò che riceviamo continua a crescere in noi, ci possono volere ore o giorni o settimane, a seconda della natura dello spirito che lavora con noi. E’ importante prestare particolare attenzione ai sogni, durante i quali i simboli possono apparire molto chiaramente, o notare le sincronicità che si verificano nei giorni successivi.

Il lavoro sciamanico è molto pratico, significa che va applicato nella nostra vita quotidiana, altrimenti non ha valore. La relazione di rispetto che creiamo con il nostro spirito guida è fondamentale: invitiamolo a camminare con noi, immaginiamo di averlo accanto sempre, è un passo molto importante per integrare i doni che riceviamo nella nostra vita.

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